IL VECCHIO E LA FARFALLA
Angelo Branduardi (Italy)
La grande quercia
che da sempre vegliava
come un custode al confine del prato
lo vide un giorno apparire da lontano:
un vecchio uomo dal passo un po'lento...
Vieni, vecchio uomo, il tuo riparo io sarò,
il tuo corpo stanco in un dolce abbraccio accoglierò,
Vieni, vecchio uomo, il tuo riparo io sarò,
al canto delle fronde il tuo capo cullerò...
Il vecchio uomo
alla quercia si affidò
e dolcemente poi si addormentò...
L'uomo dormiva
e tra sè sorrideva
col vecchio capo appoggiato alla mano:
Sognò di essere diventato farfalla,
di aver lasciato il suo vecchio corpo...
la farfalla gialla su di un altro fiore si posò,
di essere diventata un vecchio uomo addormentato poi sognò.
Canzone per Sarah
Bambino mio, ti porta il mare,
ti culla l'onda, ti veste il fuoco.
E calde le tue piume,
chicco di grano...
nuvola sottile,
piccole mani; e là dove sarai
ti porto il mare,
se il mare è asciutto,
il mio dono è pioggia...
Ma dormi il tuo riposo,
e ti darò il vento,
se il vento è tempesta
lo caccerò lontano.
Ma dormi e non pensare,
avrai un amico cane,
e abbaierà alla luna
e i rospi nel fossato
e il tuo campo di dalie
e l'albero di pino
e l'ombra dei suoi rami...
Ma racconta a me i dolori
perchè già sai.