L'APPARENZA
Lucio Battisti (Italy)
Quindi facendo finta
che non sai parlare
ti metti un dito in bocca, l'anulare.
Dirigi una quinta qualsiasi
sposti tre vasi come le tre carte
mi metti a parte di una confidenza
senza vocali e senza consonanti
tiri con gli occhi chiusi sull'atlante
l'indice come un pulsante
accende una nazione in cui mi sa
che a quest'ora è notte piena o molto nuvoloso
pieghi la schiena
cali il tuo sipario di capelli
sopra l'armamentario voluttuario
quindi ti sollevi in mulinelli
dall'indaco e il blu di Prussia profondissimi.
Ti rilassi bussando
tristemente assorta sopra una porta
che non c'è per niente la spingi che era aperta
mi racconti come un capogiro
i fatti i posti pieni di respiro
mi presenti un regalo
ed attraverso ci vedo
le tue mani contenenti
lo scarti prima sciogli
questi fiocchetti inestricabili
ti imbrogli e fai cadere e credere
in un danno incalcolabile e l'aria vulnerabile raccogli
incolli l'invisibile
e d'improvviso scrolli in gocce questa scena
fai la feroce coi baffi che non hai da puma
sulle guance gonfiate fai la precoce.
Che scarica un gran volume
d'indolenza incendiaria
quindi sei l'avversaria di un arioso colosso pugilatore
poi mormori indecenze
senza parole a un confessore
lo respingi in sequenza d'inseguimento
infili il balcone ti scansi di lato
fai la ricognizione
se ha fatto centro il precipitato.
Rientri con cavalli fragorosi e salti di delfini
tra marosi.